Il 2016 è stato l’anno dei grandi sogni avverati.
Il primo sogno realizzato – che avevo iniziato a coltivare in prima media quando per la prima volta mi capitò tra le mani il manga di Ranma ½ – è stato quello di andare in Giappone: insieme a Marco ho visitato Tōkyō, l’isola di Miyajima, Hakone, Kyōto, Hiroshima, Kanazawa, Takayama… e pure il Takeda General Hospital (grazie mille, virus intestinale: non dimenticherò mai la settimana infernale che ho trascorso a migliaia di chilometri da casa e l’assurda visita medica con la traduttrice connessa da remoto).
E il secondo sogno? 365 giorni fa avevo iniziato l’anno augurandomi di poter fotografare sessioni dolci e divertenti come quella di Lucia e Stefano… e il 2016 non mi ha deluso, andando oltre le mie aspettative: oltre alle sessioni con mamme in dolce attesa e ad altri servizi fotografici di famiglia (come il battesimo di Alessandro), ho avuto l’onore di lavorare a fianco di 4 fotografi di matrimonio. E con questo post voglio ringraziarli pubblicamente: Alessandro & Veronica, Simone e Valentina, grazie per avermi accolta, per avermi fatto capire cosa significa fare fotografia professionale, per non esservi mai risparmiati in consigli e critiche, per aver contribuito a farmi crescere e per avermi spinto a riflettere ogni volta prima di scattare. Non avrei potuto chiedere palestra migliore: nessun workshop o master avrebbe potuto insegnarmi tanto. Sono davvero fortunata ad avervi incontrato ed è stato un onore lavorare insieme a voi che siete una costante fonte d’ispirazione.
Il 2016 è stato un anno movimentato, faticoso e meraviglioso: ho voluto mantenere il mio lavoro in agenzia, sapendo di dover fare molti sacrifici per riuscire a portare a termine questa mia prima stagione di matrimoni. Ho rinunciato a dormire fino a mezzogiorno nei weekend; ho sofferto terribili mal di piedi e mal di schiena dopo 10 ore trascorse con la reflex al collo (ma magari per la prossima stagione sarà meglio trovare un paio di scarpe comode per sostituire le ballerine); ho fatto un’estenuante maratona fotografica estiva in giro per l’Italia (Firenze, Borgo di Tragliata e Verona in tre giorni: mica male, eh?).
Eppure rifarei tutto daccapo perché tutto questo mi è servito a capire che non c’è nient’altro che io ami fare di più al mondo.
Il 2016 è stato anche l’anno delle rivelazioni: ho capito che il mondo della fotografia è fatto anche di persone generose e disponibili a condividere la loro conoscenza con chi è appena agli inizi; ho colto le differenze tra il matrimonio all’italiana e quello all’inglese/americana, ma ho scoperto che tutti, indipendentemente dalla loro nazionalità, adorano condividere i dettagli più imbarazzanti degli sposi; ho scoperto che la Sicilia è una terra stupefacente – ma non è riuscita a rimpiazzare la Toscana nel mio cuore – e che la granita alla mandorla con panna è la colazione più golosa del mondo.
E per il 2017?
Mi sto rimboccando le maniche per fare altri passi in avanti in questo percorso di crescita senza fine che è la fotografia. I miei obiettivi sono solo tre, ma molto ambiziosi:
- fare ordine in questo sito
- diventare una seconda fotografa ancora migliore
- realizzare il mio primo servizio fotografico di matrimonio come prima fotografa
E con questo… buon anno a tutti!
PS: l’ultimo ringraziamento va al paziente Marco che, oltre ad avermi curato durante le nostre vacanze in estremo Oriente, ha anche sopportato le mie lunghe assenze, addossandosi tutto il peso della gestione della nostra casa, e non ha mai smesso di supportare le mie ambizioni fotografiche ♥
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